Kalevala H.M.S. «There And Back Again» (2012)

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Marie »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
2864

 

Band:
Kalevala H.M.S.
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Titolo:
There And Back Again

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Simone Casula :: Voce
Daniele Zoncheddu :: Chitarre
Arjuna Iacci :: Fisarmonica, Percussioni
Emiliano Occhi :: Basso
Dario Caradente :: Flauto Traverso
Tommy Celletti :: Batteria

 

Genere:

 

Durata:
32' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

E' Bela Lugosi ad aprire il nuovo disco dei Kalevala "There and Back Again".
I Musicanti di Brema attivi dal 1997 arrivano a noi dopo aver navigato i sette mari a bordo della Kalevala H.M.S., chi in veste di spiderman, chi di palombaro, nelle fattezze di Simone Casula (voce), Daniele Zoncheddu (chitarre), Arjuna Iacci (fisarmonica, percussioni), Dario Caradente (flauto traverso), Emiliano Occhi (basso) e Tommy Celletti (batteria).
Categoricamente inclassificabili, troppo metal per il folk e troppo folk per il metal, i Kalevala si muovono tra mitologia e cinematografia, tra letteratura ed ironia, tra Long John Silver e Terri Gilliam.
“There and Back Again”, rispetto al precedente “Musicanti di Brema” è un disco articolato e luminoso, divertente.
Piacevole e particolare la scelta del tributo a Fabrizio De Andrè con “S'io fosse foco” (n.d.r. Sonetto di Cecco Angiolieri,1260-1312) che precede “Folk metal, baby!” uno dei brani più interessanti del disco che raccoglie un po' l'essenza del gruppo e dei suoi live shows, grandi feste, continui giri di giostra, armonie e marce allo stesso tempo mantenendo la melodia che la voce tende a tracciare e marcare in ogni pezzo.
Dal fiorentino romanzato, passando per l'inglese, il tedesco, il francese e l'italiano i Kalevala sono in grado di raccontare realtà crude come “Full frontal nudity” (“If I was a lucky one, would you sing me song, would you dry my tears with a taste of honey?”), realtà quasi nostalgiche come Glasses, che richiama in lontananza the Smiths e Virginiana Miller, a realtà più complesse attualizzando “Dinamite” di Renzo Provinciali (anarco-futurista di Parma, 1895-1981), mai perdendo originalità e stile.
Un occhio di riguardo va alla grafica curata da Alessandro “Achab” Bianchi e dalla pittrice/illustratrice Lucia Conversi che sono riusciti a ricreare tra vecchie stampe e coloratissimi lego le atmosfere peculiari dei Kalevala.
Nota critica circa la produzione, piuttosto approssimativa in alcuni brani.

Track by Track
  1. Intro 100
  2. S'io fosse foco 80
  3. Folk metal, baby! 85
  4. Full frontal nudity 80
  5. Come Dio comanda 85
  6. Nigel's got a sword 75
  7. There and Back Again! 80
  8. Glasses 75
  9. Dinamite 75
  10. Waterloo 80
  11. U' golema 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 95
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
83

 

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